L’onda dello stagno come si sa viaggia lentamente, ma prima o poi arriva a destinazione. Inoltre ho aspettato che altre autorevoli voci contribuissero alla discussione innescata dall’amico Sesi e ripresa da Amedeo, ma non mi pare che ci sia stato un gran fremito, diciamo pure una reattività bassa, e già questo la dice lunga! Non voglio fare il difensore d’ufficio, ma ho letto alcuni concetti nel post di Sesi, che ringrazio fin d’ora e che mi sembrano meritevoli di un ulteriore approfondimento, come del resto auspicato dallo stesso. Crisi di crescita: Se riusciamo a mettere ancora insieme cinquanta barche di questi tempi, è solo grazie all’impegno delle sezioni e dei delegati che riescono a coinvolgere e garantire un numero di partecipanti che altrimenti si sarebbe ridotto drasticamente, come gli occupati della nostra amata regione. Mancato salto di qualità: Partendo dal presupposto che il nostro bacino di utenza è abbastanza circoscritto e poco integrabile dall’esterno; da Napoli e da Salerno, eccetto rare eccezioni, non se ne parla proprio! Questo dato di fatto ci costringe pertanto a lavorare su piccoli numeri e disomogenei tra di loro. Di conseguenza ecco il formarsi delle 2/3 macro categorie da suddividere ulteriormente tra Orc e Libera e vi assicuro che è difficile inventarsi cose tanto diverse dalle attuali. Certificati Orc: E’ l’argomento più antico e più a lungo dibattuto a cui mi è più facile rispondere, anche perché, per la prima volta in tanti anni il CO. ha deciso di incoraggiare la scelta verso i certificati dell’Uvai effettuando uno sconto sulla quota di iscrizione mirato a chi si iscriveva alla classe Orc. Risultato: non si è spostata una sola barca dalla Libera all’Orc e abbiamo fatto, di conseguenza, solo uno sconto a chi comunque avrebbe già scelto di fare il certificato. Bel colpo! Classifica Overall: Nonostante gli sforzi per ridurre il numero di coppe assegnate per ogni regata, siamo attualmente sulle 15 per 50 barche iscritte, pensare ad un’altro premio, tra l’altro poco attendibile data la tipologia delle barche esistenti, ci è sembrato inutile. Fino ad ora abbiamo prodotto in sette anni solo per il primaverile, circa 750 premi tra targhe, trofei e coppe varie. “Campo di regata e previsioni meteo”: Cerchiamo di fare il meglio possibile considerando che tutto é a carico dei circoli organizzatori e alla disponibilità del cireneo di turno. La mia proposta di passare ad uno status semiprofessionale avrebbe richiesto ovviamente mezzi più adeguati, persone specializzate ma anche più costi. Forse ci è mancato un pizzico di coraggio in più e l’esperienza non esaltante di altri comitati velici a farci desistere dall’iniziativa. Per il meteo; anche Lui come il paese si è radicalizzato, prova ne è questa primavera balorda e starci dietro diventa sempre più difficile. Non ultimo, in VdL le potenzialità organizzative e logistiche tra i vari circoli sono come le dita di una mano, una diversa dall’altra. Ma questa è stata la nostra scommessa iniziale e tutto sommato non mi pare che ci sia troppo da recriminare o rimpiangere rispetto i tempi passati dove esisteva solo “l’arido deserto di Levante” come scritto argutamente dal maestro Dalla Vecchia .
“Defezioni Giudici”: Se pensiamo alla difficoltà da affrontare per assortire un equipaggio decente per un armatore, figurarsi quelle per provare a fare un Comitato di Regata secondo le regole di mamma Fiv. Bisognerebbe per questo creare nuove figure di Udr. e in questo parecchio difettano i circoli che non si impegnano abbastanza per cercare nuovi soci da avviare e formare in tal senso, un poco sono le “richieste” esose della Fiv. per l’iniziazione di nuovi adepti. Capisco e condivido la severità di giudizio richiesta per un UDR nazionale, ma se si tiene alzata l’asticella anche per affiliare un giudice zonale, allora si blocca il turn over e si perdono delle opportunità di acquisizioni. Alla fine ci siamo ridotti con pochi UDR, molti non più giovanissimi che solo per passione, rimettendoci tempo e soldini di tasca propria, vengono sballottati sui vari campi di regata che in controtendenza invece aumentano. “tornare ad essere una scampagnata domenicale” : Beh! questa poi … Se penso al tanto lavoro profuso in questi anni e da tante persone, per far girare VdL. e sentirsi associati o solo sfiorati da questa definizione, allora significa che siamo in tanti a non aver capito un cazzo e se così fosse, di questo ci dobbiamo solo scusare. Cordiali saluti a voi e a tutta la flotta di VdL.
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